Costolette di agnello impanate. Un bocconcino squisito, senza glutine!
C’è qualcosa di più invitante e succulento di un qualsiasi cibo impanato? dove la panatura bella croccante sprigiona poi all’interno qualcosa di delicato e tenero?… non credo.
Questa volta ti proponiamo la costolette di agnello panate: un boccon divino, ti assicuro.
L’agnello è una carne assolutamente sana, delicata, non geneticamente modificata e non bombata di antibiotici, come può essere il bovino. Utilizza agnellone macellato tra i 4 e i 12 mesi, avrai costolette belle magre e piene e inoltre ci sembra inutile sgozzare agnellini da latte, che sanno anche di poco.
Evitiamo la solita diatriba sugli agnellini poverini (e le mosche e i ragni poverini e le zanzare?), solo perchè è bellino. Consideriamo l’agnello come tutti gli altri animali che mangiamo e ci fanno bene, con onore e rispetto.
Anzi è una carne talmente ricca dal punto di vista nutrizionale e come sapore, che anderebbe mangiata tutto l’anno, non soltanto a Pasqua, come si usa specialmente al nord.
Ma bando alla ciance, passiamo al punto cruciale: la rifilatura delle costolette.
Quando acquisti le costolette, sono normalmete ricoperte tutte intorno del grasso superficiale e del tessuto connettivo. Le parti bianche per intenderci, anche sull’ossicino, se presente. Poi le sbatti sulla griglia così come sono e diventano dure e callose.
Mentre se vai al ristorante ti arrivano le costolette di agnello panate perfette, con l’ossicino denudato e le parti di tessuto connetivo tolte: addenti èd è pardiso. Morbide succulente… mmmmm.
Perchè di fatto la costoletta va cotta pochi minuti, altrimenti diventa stopposa, e questo va in contrasto con tutto quel tessuto connettivo che ha intorno , che in pochi minuti si arriccia e rimane calloso (io che amo la carne sopra ogni altro cibo, detesto questa parte callosa).
Beh puoi replicare questo procedimento a casa:
Devi avere innanzitutto un bel coltellino affilato, e tagliare via tutta la parte bianca della costoletta, raschiando anche l’ossicino fino alla carne rossa. Ecco fatto ora puoi impanare come si deve!
- l’arrow root è un addensante naturale a basso indice glicemico, amido resistente, benefico per l’organismo, che aiuta la compattezza, non avendo gli amidi nella farina. E’ nichel free.
- Se non usi il ghee, prepara il nostro fantastico burro vegetale per salati, Talmente buono da sostituire completamente il burro, anche a crudo. Lo trovi qui in un piccolo videocorso veramente indispensabile:
Prepariamo le costolette di agnello impanate
prepara le costolette
- Con un coltellino affilato, elimina con pazienza tutto il grasso e il tessuto connettivo delle costolette (le parti bianche).
- Rifila bene anche l’osso, togliendo tutta la carne intorno e grattandolo appunto fino all’osso.
- Tampona bene le costolette rifilate con carta cucina.
prepara la panatura
- Miscela il pangrattato keto con la farina di mandorle e il rosmarino tritato e mettilo in un piatto
- Metti in un altro piatto l’arrow root
- Sguscia le uova in una fondina, condiscile con sale e sbattile con una forchetta.
impana le costolette
- Passa le costolette nell’arrow root, scrollandole.
- Passale ora nell’uovo sbattuto, tirandole su con una forchetta.
- Passa ogni costoletta nella mistura di pangrattato, senza usare le dita, facendo saltare un po’ la ciotola.
- Ora ripeti: ripassa la costoletta panata nell’uovo e poi una seconda volta nel pangrattato.
cuoci
- Scalda il ghee in una padella antiaderente.
- Cuoci le costolette per pochi minuti, rigirandole fino a doratura.
- Le abbiamo accostate a dei carciofi cotti interi in umido con olio e timo.
conserva
- Le costolette di agnello impanate vanno fatte e mangiate.